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Il riscaldamento

Il riscaldamento

Chi è disposto a rinunciare al calore del riscaldamento in casa propria? Calore significa, infatti, confort abitativo. L’impianto di riscaldamento condiziona la temperatura dell’aria e quella delle pareti che, con un unico termine, vengono definite “temperatura ambiente”.

  • Requisiti dell’impianto di riscaldamento
  • La caldaia
  • La caldaia a bassa temperatura
  • Tecniche di regolazione
  • Sistemi di montaggio rapido
  • La caldaia a condensazione a gas
  • Riscaldare con il gas liquido
  • Riscaldamento a gasolio
  • Riscaldare con il gas liquido
  • Il gas naturale
  • La caldaia a pellets
  • Il riscaldamento a battiscopa
  • La stufa in maiolica
  • La stufa in maiolica ad aria calda
  • L’installatore di stufe
  • Il caminetto
  • I camini in maiolica
  • La stufa a caminetto
  • La scelta della stufa a caminetto
  • La stufa in steatite
  • Aspetti importanti nell’impiego della legna

Requisiti dell’impianto di riscaldamento

L’impianto di riscaldamento deve:

  • condizionare la temperatura ambiente in maniera più omogenea possibile. Negli ambienti soggiorno la temperatura dovrebbe essere compresa tra i 20° e i 22° C.
  • essere regolabile a piacere, a seconda delle esigenze individuali.
  • garantire che l`aria ambientale non sia contaminata da polveri, gas o vapore e che siano, inoltre, evitati rumori e l’insorgere di correnti d’aria.
  • essere conveniente nel prezzo al momento dell’acquisto e garantire un funzionamento poco dispendioso.
  • assicurare che l’ambiente esterno non venga inquinato da sostanze nocive.

La caldaia

I produttori leader nel settore del riscaldamento mettono a disposizione un’offerta di prodotti molto ampia, articolata su tre livelli, che si adatta in maniera ottimale alle diverse esigenze degli utenti:

  • Un programma di base per utenti inesperti, contraddistinto da un prezzo molto conveniente e provvisto di tutte le specifiche tecniche per garantire un funzionamento sicuro, a basso livello di emissioni nocive e a risparmio energetico.
  • Un programma confort per il cliente finale più esigente, ma sempre attento al prezzo. Affidabilità e sicurezza di funzionamento sono le due caratteristiche principali.
  • Un programma high-tech in grado di soddisfare anche le esigenze più difficili, sempre nel rispetto della tutela ambientale.

La caldaia a bassa temperatura

CaldaiaGrazie a ridotte perdite in emissione e alla limitata dispersione di superficie e di raffreddamento, è possibile ottenere un elevato rendimento energetico nella combustione di gasolio e gas. In questo caso è importante che la temperatura dell’acqua di caldaia sia calibrata su quella esterna. Questa tecnica di funzionamento richiede particolari specifiche tecniche nella fabbricazione delle caldaie. Sulle superfici di riscaldamento delle caldaie tradizionali è possibile la formazione di umidità (condensa) che può portare a danni causati dall’azione corrosiva.

Tecniche di regolazione per sistemi di riscaldamento

Un aspetto importante della tecnologia per sistemi di riscaldamento è rappresentato dalle procedure di regolazione. A questo proposito sono previsti programmi di regolazione completi, adattabili ad ogni esigenza individuale come la regolazione dei circuiti caldaia calibrata sulla temperatura ambiente con sistema di logica fuzzy (una tecnica digitale assimilabile a quella del pensiero umano, che rende superfluo il sensore per la temperatura esterna) oppure la regolazione digitale dei circuiti caldaia e termici calibrata sull’atmosfera esterna, dotata di unità operativa standard o guidata da menù.
Il sistema di regolazione dovrebbe essere dotato di un programma di configurazione automatico estate/inverno.

Sistemi di montaggio rapido dei sistemi di regolazione del riscaldamento

Serve a semplificare le operazioni di montaggio. Al posto di complessi grovigli di cavi elettrici, i sistemi di regolazione delle case produttrici leader vengono forniti già completamente cablati, dotati di fili e prese per il montaggio rapido. È sufficiente che le prese, che possono essere codificate in maniera inequivocabile, vengano collegate alle ciabatte con poche semplici mosse.

La caldaia a condensazione a gas

Mentre per le caldaie a bassa temperatura la formazione di condensa non è desiderata, nelle caldaie a condensazione questo è un evento previsto. La potenza termica contenuta nel vapore acqueo dei gas di emissione viene sfruttata grazie all’impiego di speciali superfici di scambio termico, appositamente sviluppate per questa tecnica di condensazione. Ad esempio, la superficie di riscaldamento Inox-Crossal, in acciaio di lega pregiata, è inossidabile e garantisce un’ottimale trasmissione del calore all’acqua di caldaia. Con questa tecnica la temperatura dei gas di scarico si trova all’incirca 15K sopra il livello della temperatura di ricircolo del circuito termico. Grazie all’intensa formazione di condensa sull’intera superficie di scambio termico e alle basse temperature degli scarichi, le caldaie a condensazione a gas riescono ad ottenere, a seconda della temperatura di riscaldamento, gradi di utilizzo a norma fino al 109 per cento, riferiti al potere calorifico (PC) del gas naturale. Le caldaie a condensazione a gas sono disponibili in un’ampia gamma di prestazioni.

Riscaldare con il gas liquido

Il gas liquido è disponibile in sempre maggior quantità. Il suo approvvigionamento avviene, in parte, durante la lavorazione del petrolio greggio nelle raffinerie e, in parte, durante l’estrazione di gas naturale e greggio. L’impiego di gas liquido non rappresenta rischi per l’atmosfera o per le falde acquifere e non dà luogo ad altri inconvenienti né nel breve periodo, né a lungo termine. Con il gas liquido è possibile coprire il fabbisogno energetico parziale o totale di un nucleo familiare. Nel caso in cui venga scelto il gas liquido per l’intero fabbisogno domestico, ovvero per il riscaldamento, per cucinare e per l’acqua calda, con una caldaia della potenza nominale fino a 50 kW non è richiesto ulteriore spazio nelle cantine. Gli impianti, infatti, sono compatti e possono essere comodamente installati in cucina o nel corridoio. Il gas liquido offre una valida alternativa per l’approvvigionamento di energia, nel rispetto della tutela ambientale, in tutte le circostanze in cui non sia disponibile una rete di gas naturale. La progettazione di un sistema di riscaldamento a gas liquido si differenzia solo minimamente da quello di un impianto a gas in rete.
GPL significa gas di petrolio liquefatto. I composti più comunemente utilizzati sono formati da gas naturali, normalmente da una miscela di propano e butano.
Il passaggio relativamente semplice dallo stato liquido allo stato gassoso e la grande quantità di vapore che può essere ricavata da una modesta entità di liquido, rappresentano i suoi due vantaggi principali. Da un litro di GPL liquido è possibile ottenere fino a 250 litri di GPL gassoso.

Il gas naturale

Confrontato con altri vettori energetici di origine fossile, il gas naturale è quello meno inquinante per l’ambiente e per il clima. A causa dell’elevato contenuto di idrogeno e del modesto quantitativo di carbonio, durante la combustione di gas naturale viene sprigionata molto meno anidride carbonica rispetto ad altri combustibili fossili.

Ci sono altri buoni motivi per scegliere il gas naturale. Questa fonte energetica viene ricavata e distribuita nello stato in cui verrà poi impiegata. Nel percorso che va dalla sua estrazione fino al consumatore finale, non vengono prodotte emissioni nocive che potrebbero inquinare l’ambiente. Il gas naturale, inoltre, viene trasferito al consumatore attraverso sistemi di condotti sotterranei, evitando in questo modo il ricorso al trasporto su strada, e la sua combustione avviene in maniera non inquinante. Il gas naturale può essere utilizzato a scopo domestico: per cucinare, per l’approvvigionamento di acqua calda e per il riscaldamento degli ambienti. Può essere, inoltre, impiegato per il funzionamento di frigoriferi, impianti di condizionamento, celle frigorifere, macchine lavatrici e forni.

Riscaldamento a gasolio

Il gasolio è utilizzato per il riscaldamento di quasi un’utenza domestica su due. Per questo tipo di approvvigionamento, l’ampia offerta garantisce massima autonomia e libera concorrenza.

La caldaia a pellets

PelletsUn’alternativa al riscaldamento tradizionale è offerta dalla caldaia a pellets di legna. Come combustibile vengono utilizzati piccoli cubetti di legno, con i quali viene alimentato automaticamente il bruciatore, senza che sia necessaria una particolare cura della stufa.
Nell’acquisto di un impianto a pellets è opportuno osservare alcune regole.
Nella messa in funzione dell’impianto è importante che vengano rispettate le effettive abitudini domestiche. In caso di regolazione scorretta, infatti, questo sistema di riscaldamento può provocare consumi molto elevati. Per questo motivo è necessario assicurarsi che le ventole e le pompe siano spente quando non è richiesto calore. Sistemi di regolazione sofisticati sono più costosi, ma col tempo dimostrano la loro convenienza grazie al risparmio energetico che ne deriva.

Il riscaldamento a battiscopa

Di tutti i sistemi di distribuzione di calore tradizionali, quello a battiscopa è tra i meno conosciuti. Ad oggi, è l’unico metodo che riesce a garantire il clima ideale, in maniera economica e senza bisogno di particolari cure, anche in presenza di un impianto di riscaldamento centralizzato. I battiscopa, con un’altezza di appena 14 cm ed una profondità di 3 cm, formano una cornice di aria calda che sale lungo le pareti, riscaldandole. Le pareti riscaldate, a loro volta, irradiano calore a tutto l’ambiente. Con questo sistema, l’aria ambiente non viene fatta circolare, come invece accade con i radiatori a colonne, i convettori o con il riscaldamento a pavimento. Inoltre, l’aria calda non si stratifica sotto al soffitto, ma vengono riscaldate prima le fasce inferiori. La quantità di polveri nell’aria rimane molto limitata e il tasso di umidità si mantiene ad un livello ideale tra il 50 e il 60 per cento. Il sistema di riscaldamento a battiscopa consuma all’incirca il 30 per cento meno di energia e richiede un tempo limitato per andare in temperatura, pari a circa 15-20 minuti.

La stufa in maiolica

StufaLa stufa in muratura rivestita di maiolica rappresenta il metodo di riscaldamento più antico e più sano. Si tratta di una stufa ad accumulatore termico che viene assemblata sul luogo con tecniche artigianali ed è costituita da una massa di accumulazione termica in ceramica o in muratura. La temperatura ideale della superficie centrale è tra i 50° e i 90° C e può raggiungere anche i 150° C nelle aree più vicine alla camera di combustione. La ridotta capacità di trasmissione dell’accumulatore in ceramica provoca un lento rilascio del calore, che può durare fino a 12 ore. Per questo motivo, la stufa a maiolica non è indicata per riscaldare l’ambiente in maniera veloce.

La stufa in maiolica ad aria calda

Una stufa in maiolica ad aria calda si presta per diversi impieghi. Una sua caratteristica tipica è che si scalda rapidamente e che rilascia il calore nell’ambiente altrettanto velocemente. In questo modo è possibile riscaldare più locali ubicati su piani diversi. Si adatta, inoltre, molto bene alle mezze stagioni o alle serate fresche ed è indicata per riscaldare le case di villeggiatura o le abitazioni utilizzate solo durante i fine settimana.
A causa delle sue specifiche di fabbricazione e del suo metodo di funzionamento, la stufa in maiolica ad aria calda deve essere prevista già nella fase di progettazione della casa. Il processo di funzionamento è il seguente: all’interno di un rivestimento in maiolica si trova un inserto termico in ghisa prefinito, collocato ad una distanza precisa dalla parete in maiolica, la camera di fuoco. Qui si raccoglie l’aria ambiente che affluisce dal basso nella camera di fuoco, si riscalda lungo le superfici e sale verso l’alto, riscaldando anche la superficie di maiolica. L’aria viene rilasciata nell’ambiente attraverso griglie ad aria oppure viene fatta circolare attraverso condotti d’aria calda per riscaldare gli altri ambienti L’afflusso d’aria calda nei singoli locali è regolato da valvole e feritoie.

L’installatore di stufe

Per la progettazione della stufa, l’installatore ha bisogno di conoscere alcune informazioni di base. Deve sapere quali sono i locali che devono essere riscaldati, per quante ore al giorno e con quale sistema. È necessario che sappia anche se si desidera che gli ambienti vengano riscaldati “velocemente” oppure se è richiesto, piuttosto, un “accumulo” maggiore di calore per una sua lenta radiazione successiva. Ogni stufa in maiolica porta la firma non solo del suo costruttore, ma anche del suo proprietario.
Le stufe in maiolica moderne sono in grado di riscaldare non solo uno o due locali, ma possono funzionare come sistema integrato per tutta la casa, formando una vera e propria centrale autonoma di riscaldamento.

Il caminetto

Da sempre il caminetto è sinonimo di comfort: le fiamme ardenti che sprigiona ed il rumore del legno crepitante creano un’atmosfera unica. L’installazione di un caminetto è possibile anche in via successiva, senza bisogno di particolari requisiti tecnici. La sicurezza di funzionamento è garantita da un sofisticato sistema di guarnizioni della camera a fuoco. I due aspetti al quale prestare attenzione sono che l’apertura frontale deve corrispondere alla sezione del camino e che sia assicurato un costante afflusso di aria fresca.

I camini in maiolica

Il fascino del camino in maiolica è il calore che si può “ammirare”. Rispetto al caminetto tradizionale, grazie alla sua camera di fuoco richiudibile, il camino in maiolica ha un grado di efficacia decisamente maggiore. Il calore viene irradiato direttamente, ma contemporaneamente viene anche accumulato nelle piastrelle di maiolica. Le guide d’aria calda all’interno del camino sfruttano il calore in maniera ottimale per il riscaldamento degli ambienti.

La stufa a caminetto

Le stufe a caminetto sono lo strumento ideale per procurare calore nelle mezze stagioni. Se la casa è isolata in modo adeguato e sono state scelte le giuste dimensioni rispetto agli ambienti da riscaldare, la stufa a caminetto può essere utilizzata per tutto l’anno per riscaldare la maggior parte dei locali della casa ed a costi molto contenuti. Le stufe a caminetto rilasciano il calore senza avere bisogno di lunghi tempi per andare in temperatura. Normalmente si utilizzano per riscaldare i locali da soggiorno e, a seconda delle dimensioni degli ambienti, anche le stanze da letto.
Non è vero che le stufe inquinano l’ambiente. Al contrario, con il riscaldamento a legna il circolo naturale non viene interrotto. Inoltre, negli ultimi anni, i costruttori di stufe a caminetto hanno sviluppato delle tecniche di combustione innovative che, a temperature di esercizio elevate, trasformano il monossido di carbonio in anidride carbonica, diminuendo così drasticamente i residui di fuliggine e di catrame presenti nel fumo.

La scelta della stufa a caminetto

Nella scelta della stufa a caminetto devono essere tenuti in considerazione i seguenti aspetti:

  • Le caratteristiche di qualità
  • Le possibilità di allacciamento
  • Gli accessori, quali i tubi, le piastre di fondo e i ferri per il caminetto
  • Le possibilità di riscaldare, cucinare, cuocere al forno e sulla griglia
  • Il trasposto e i lavori di installazione
  • L’impiego corretto della legna
  • Le svariate possibilità in materia di arredo, come le coperture laterali in lamiera nera o colorata, i rivestimenti in maiolica o steatite, e l’ampia gamma di forme delle stufe a caminetto.

La qualità di una stufa non è determinata tanto dal materiale utilizzato per la sua fabbricazione, quanto dal suo grado di efficacia. La stufa a caminetto non deve essere solo un elemento di arredo gradevole, ma deve anche svolgere la sua funzione quale fonte di calore supplementare. L’energia effettivamente utilizzata dalle stufe a caminetto si aggira attorno all’80%. Le stufe a caminetto a convezione riescono ad ottenere un’ottima distribuzione del calore: l’aria fredda viene fatta affluire alle camere di bruciatura dal basso e, una volta riscaldata, viene rilasciata verso l’alto. Il massimo grado di efficacia della stufa a caminetto si ottiene solo a porte chiuse. Quasi tutte le stufe a caminetto possono essere alimentate con legna o con mattonelle di carbone.
La stufa a caminetto deve essere collocata su un supporto ignifugo che ne ricopra anche la parte esterna (piastre in lamiera d’acciaio, piastrelle ecc.)

La stufa in steatite

Stufa in steatiteÈ una stufa in muratura di origine finlandese con una tecnica di combustione completamente diversa. Si tratta di un bruciatore a tempo che viene prodotto nelle versioni più svariate. Normalmente viene alimentato al mattino o alla sera per un’ora. In questo modo la stufa è in grado di immagazzinare sufficiente energia per riscaldare adeguatamente l’ambiente nelle successive 12 – 48 ore.
La stufa non è fatta di maiolica e mattoni refrattari, ma al 99 per cento in steatite. Solo lo sportello della stufa, la griglia ed il cassetto per la cenere sono in ghisa. Il materiale di colore grigio perla è una roccia di talco e magnesite con un peso specifico di 2980 kg ogni metro cubo (ferro: 7870). Questa roccia ha una capacità di trasmissione del calore da otto a dieci volte superiore ed un calore specifico maggiore del 15%, risultando più efficace dei mattoni usati tradizionalmente per le stufe. La combustione veloce condiziona positivamente il processo e permette di raggiungere temperature molto più elevate che nelle altre stufe in muratura. In questo modo la stufa brucia in maniera molto più pulita e non ha luogo la formazione di gas velenosi che si sprigionano durante le combustioni a potenza ridotta.

Aspetti importanti nell’impiego della legna per il riscaldamento

Il legno ha bisogno di sufficiente tempo per asciugarsi. Solo dopo 1-2 anni ha raggiunto il corretto livello di umidità residua, pari a circa il 20%. Più la legna è umida, minore è il suo potere calorifico e più sono contaminanti i gas sprigionati dalla combustione: bruciare legna umida è dispendioso ed inquinante. È importante, inoltre, non stipare il bruciatore di legna oltre la metà della sua capacità e garantire sempre un sufficiente afflusso di ossigeno.

Riscaldamento a superficie

A questo gruppo appartengono i sistemi di riscaldamento a soffitto, a parete e a pavimento. Come fa già intuire il suo nome, si tratta di grandi superfici riscaldanti e, per questo motivo, l’80 per cento del riscaldamento dell’aria ambiente avviene mediante irraggiamento.

Riscaldamento a pavimento

I vantaggi del riscaldamento a pavimento sono l’assenza di radiatori, che possono disturbare nella disposizione dei mobili e durante la pulizia degli ambienti, la ridotta quantità di polveri che circolano nell’aria e la piacevole sensazione di avere i piedi sempre caldi. Le abitazioni moderne consumano meno energia di una volta e, grazie a buoni sistemi di isolamento, elevate temperature dell’acqua calda sono divenute superflue. Questi due fattori creano le condizioni ideali per il riscaldamento a pavimento: grazie all’ampia superficie da riscaldare, infatti, sono sufficienti anche basse temperature dell’acqua per rendere l’abitazione confortevole.
Per la copertura del pavimento si prestano quasi tutti i materiali. Tuttavia, per risparmiare energia, sono consigliabili solo rivestimenti in ceramica, come piastrelle o pavimenti di pietra naturale. Tutte gli altri materiali, come la moquette e il sughero, hanno una minora capacità di trasmissione del calore.
Nella progettazione è importante tenere presente che lo spessore complessivo di un sistema di riscaldamento a pavimento, inclusi l’isolamento aggiuntivo e la soletta, è all’incirca compreso tra i 60 e i 160 millimetri.
L’installazione di un riscaldamento a pavimento richiede particolari competenze tecniche e, per questo motivo, deve essere affidato ad un’azienda specializzata.

Riscaldamento a parete

Riscaldamento a pareteIl riscaldamento a pavimento può essere montato anche „verticalmente“: i tubi caloriferi vengono posati ed inseriti all’interno delle pareti e questo sistema assume il nome di „riscaldamento a parete“. Oggi sono disponibili sul mercato diverse soluzioni sofisticate che offrono cosiddetti moduli riscaldanti costituiti da tubi in materiale sintetico (come componenti singoli o prefiniti). Particolarmente vantaggiosi si rivelano i pannelli a tubi capillari e i tubi molto sottili (6-8 mm): in questo caso lo spessore dell’intonaco si aggira intorno a soli 15-20 mm. Il rivestimento dei tubi dovrebbe essere di almeno 5 mm, al massimo 10. Nel terzo superiore dell’intonaco solitamente viene inserita una trama di fibra di vetro.
Un intonaco sottile garantisce rapidità di regolazione e riduce i costi di manutenzione, soprattutto laddove non viene installato il riscaldamento a parete.

Vantaggi del riscaldamento a parete:

  • Sistema ottimale di basse temperature
  • Abbondante irraggiamento
  • Confort elevato
  • Facilità di regolazione con pannello isolante

Svantaggi del riscaldamento a parete::

  • Dispendioso
  • Non facilmente sostituibile
  • Difficoltà nella sistemazione di mobili e quadri alle pareti esterne

Edilidee 2012


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